Ciao
Stefano, si e' appena concluso il 'downhill only for ladies' a Verona,un vero successo: 16
ragazze scatenate hanno girato per 3 giorni con bici downhill e freeride per i miei
percorsi di allenamento veronesi e spero che alcune si siano appassionate alla discesa. I
progressi che hanno fatto le ragazze in solo 3 giorni sono stati strabilianti: da ragazze
'imbranate' sono diventate delle vere downhiller!! Pensa che c'erano delle ragazze del
cross country che andavano in bici gia' da parecchi anni che hanno cominciato a mollare i
freni !!! Ti mando il resoconto della manifestazione (vedi sotto). Adesso ho bisogno della
disponibilita' di alcuni team che mi possano dare una mano per sfruttare l'entusiasmo
delle ragazze e aiutarle ad inserirsi tra i'randagi' della discesa. Io riusciro' a vestire
e procurare le bici (anche se non proprio attuali ) a 4 ragazze.... chi mi puo' dare una
mano per le altre 12.... non lasciamocele perdere: tra di loro potrebbe esserci un' altra
Bonazzi!!!
Eccoci qua', balde
giovini, davanti al sorriso di Giovanna che e' convinta di insegnare l'arte del discendere
in bici a noi che il piu'ì delle volte scendiamo precariamente a piedi! Ho deciso di
partecipare appena ne ho avuto la notizia: un'opportunità del genere e' più unica che
rara, completamente gratis! Alcune di noi vengono dal cross-country ovviamente, ma e'
subito chiaro che lo scopo dello stage e' avvicinare nuove ragazze al downhill per
rinnovare il vivaio. Siamo 17 e il gruppo e' molto vario: dai 15 ai 37 anni,dalla
ricamatrice alla responsabile reparto integratori, dall'insegnante di spinning
all'insegnante di chimica e.....tante fantozziane impiegate. Bene,chi prima e chi dopo,
siamo "bardate" da discesa: lgiusto in tempo per la prima pipi': non e' mica uno
scherzo per le ragazze tutta questa bardatura! Pronti, eccoci a Santa Maria in Stelle. Qui
inizia il bello: dividise in due gruppi agli ordini di Giovanna e Camilla Bertossi ci
consegnano le bici.Steppenwolf di zecca! Intorno c'e' un bel ambadaran fra fotografi,
troupe televisiva, giornalista e un sacco di volonterosi simpaticissimi e gentilissimi
quali: Princy, cameraman incredibile che riesce a scendere in bici sui sassi con la
telecamera in mano riprendendo noi e i fiori fino al pistillo!; il Tito (papà di Giò)
sempre pronto con colomba, bibite, salame,speck, pandoro e stuzzichini vari; Andrea,
autista/discesista idolo delle più giovani, e comunque anche noi più vecchie ci siamo
fatte gli occhi; Cristiano, Roberto e Simone disponibilissimi nonostante le loro funzioni
spaziassero da meccanico a cuoco nel giro di poco. Poche regole generali e si va. E' una
discesa facile, ma noi che la conosciamo non l'avevamo mai fatta cosi' tranquillamente
solo seguendo pochi consigli. Su e giu' tutta la mattina con gran piacere. Il pomeriggio
affrontiamo la collina da più in
alto: metà percorso su tratto tecnico su sassi, salto di un murettino un po' alto, che
fino al giorno prima era stato un "ponte tibetano" (dicasi di ostacolo
insormontabile) per molte di noi, e una discesa di ghiaia e sassi entro due muri. Ed e'
gia' sera. Incredibile. All'ostello ci aspetta più elegante che mai il Dottor Pietro
Picotti, famoso fisiatra di Verona e mago della postura e della
"digitopressione" come tecnica del corretto mantenimento: tutte vogliono farsi
digitopressare... se così si può dire. Il sabato comincia con la meccanica con
Gianni Bonini. Tutto quello che serve al discesista indipendente e' spiegato fra lo
stupore generale, compreso che una foratura si può risolvere con un nodo alla camera
d'aria! Resto della mattina a far discese e pomeriggio al campo di BMX: tutti sulle gobbe
con Mauro Zampieri che ci spiega come copiare i dossi al meglio. Poi arriva l'ora di
Simone Tezza, grande trialista, che con l'amico ci spiega il surplace: tuttora un mistero.
Lui ci rimane per ore! Torniamo all'ostello:lezione di allenamento da parte del
preparatore di Giovanna, Marco Sartori.Si parla di fibre bianche (veloci), e fibre rosse
(resistenti). Nel nostro caso sono importanti quelle bianche: dannazione sono sicura di
averne solo di rosse...Marco Sartori indaga subito sulla disponibilità di tempo
dell'atleta (primo problema!), nonché sulle sue caratteristiche psicofisiche. Tutto e'
molto interessante. Domenica purtoppo l'ultimo giorno, vediamo i nostri errori filmati
ieri. Molte di noi non hanno mai avuto la possibilità di controllarsi con i propri occhi:
e' assolutamente il miglior sistema per rendersi conto di dove sbagliamo ed e' anche
motivo di soddisfazione sentire Giò dire, al tuo passaggio, "questa e' scesa bene,
morbida, morbida". Gasate dal desiderio di migliorarci ancora e di divertirci con i
nostri "divanoni" ci fiondiamo sui pullmini in direzione San Giorgio
Inganapoltron (un nome che e' tutto un programma). Qui ci aspetta una ripida serie di
gradoni e un bel set di gradoni in lieve pendenza, un toboga in mezzo ai sassi e una selva
di fotografi e cameramen nascosti dietro ad ogni pietra e anfratto. Al pomeriggio ce ne
sarà uno addirittura su un albero a urlare "velooooociiii!": si vede che tanto
comodo non stava.... Certo che sono già passati sette anni da quando ho preso in mano un
"rampichino" per la prima volta ed in tutto questo tempo non sono mai riuscita a
migliorare di neanche un terzo di quello che abbiamo raggiunto in tre giorni di corso:
ormai prendiamo gli appoggi in modo naturale, siamo rilassate e ci divertiamo. Nel
pomeriggio, via con un'altra salita in pullmino in mezzo a colline di ciliegi in fiore
alla volta di Montecchio di Negrar. Ed ora discese veloci su terreno vario, terra battuta,
fango, sassi, gradoni fin giù a Villa Bertani. Non vorremmo più smettere, ma purtroppo
l'organizzazione ha già sforato rispetto al programma, e non di poco. Cristina, la
"commercialista abusiva" dello stage, giunge al traguardo lanciandosi suo
malgrado dalla bici e atterrando a pelle di leopardo. Gli amici dell'ambulanza
ringraziano, almeno un po' di disinfettante lo possono usare! Riconsegnamo il materiale,
ci scambiamo gli indirizzi, ringraziamo Giovanna per l'ottima esperienza e ci diamo
appuntamento al prossimo corso di taglio/cucito organizzato dalle circoscrizioni.... ma
che ci credete? Civediamo alle gare altroche'!!!
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